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Il valore del legame affettivo con gli Animali Domestici

Dott.ssa Francesca Callegher Psicologa Psicoterapeuta a Pavia (PV)

Gli animali domestici hanno ruolo prezioso nella nostra vita affettiva e sostengono il nostro benessere psicologico. Costruiscono con noi intensi legami e diventano un punto di riferimento fedele e stabile nell’organizzazione della quotidianità. I proprietari di animali domestici riconoscono istintivamente quanto la loro presenza faccia stare bene. Diversi studi scientifici che hanno indagato questo tema dimostrano che il legame con un animale ha numerosi effetti positivi sulla salute mentale, tra cui il miglioramento dell’umore e la riduzione di ansia, stress e di vissuti depressivi. La presenza di un animale migliora l’autostima e diminuisce sentimenti di vuoto o di solitudine fornendo affetto, compagnia e accettazione incondizionata anche nei momenti difficili. Il legame di attaccamento che si crea con il proprio animale domestico ha un valore profondo, che si basa sugli stessi bisogni affettivi innati che ci coinvolgono nelle relazioni con le persone per noi significative.

Gli effetti positivi della presenza di un animale nella vita quotidiana

La vicinanza di un animale domestico migliora l’umore, genera emozioni positive e incrementa sensazioni di benessere anche a livello biologico. È sufficiente un contatto visivo prolungato con il proprio animale perché l’organismo aumenti la produzione di ossitocina, un ormone che migliora l’umore e favorisce lo sviluppo dei legami. Interagire con l’animale induce anche una diminuzione dei livelli di cortisolo nell’organismo, riducendo stress e ansia.

Accarezzare il proprio animale abbassa inoltre la pressione sanguigna aiutando a rilassarsi e mitigando gli effetti di ansia e stress sull’apparato cardiovascolare.

Il legame con un animale permette di sentirsi riconosciuti, amati e accettati in modo incondizionato. Questa è un’esperienza unica che risponde a bisogni affettivi profondi e fornisce un importante sostegno all’autostima.

L’animale che ci accoglie felice quando rientriamo a casa, ci vuole bene per come siamo e ce lo dimostra in tutti i modi, diventa per noi un importante riferimento affettivo.

La comunicazione con il proprio animale coinvolge principalmente il livello non verbale. Seppure ci rivolgiamo a lui attraverso le parole, ciò che l’animale riconosce dei nostri messaggi è l’insieme di gesti, posture, espressione del viso, tono di voce. Si instaura quindi un legame autentico e intuitivo, basato su empatia e regolazione reciproca.

Scegliere di avere un animale significa prendersi un impegno verso qualcuno che dipende da noi. Questo comporta la necessità di modificare alcuni comportamenti e mantenerli con costanza, ad esempio dargli da mangiare, pulire la lettiera, portarlo fuori. La vicinanza emotiva ed il legame intenso che si stringe con un animale sono una valida motivazione per sviluppare senso di responsabilità, per imparare ad occuparsi di qualcun altro e anche per prendersi cura di sé. Riuscire a farsi carico del benessere del proprio animale ha effetti positivi sulla percezione di autoefficacia e di fiducia verso se stessi.

Alcuni animali domestici hanno bisogno stare all’aria aperta e di fare esercizio fisico, fornendo al proprietario un’utile occasione per uscire di casa, stare in movimento, socializzare con altre persone. Questo stimolo può essere particolarmente utile per le persone che tendono a isolarsi e ad interagire poco con l’esterno. L’attività fisica, ad esempio passeggiare con il cane, è inoltre benefica per il benessere psicologico, poiché incide sull’umore e riduce ansia, stress e sintomi depressivi.

Il legame di attaccamento con gli animali domestici

Spesso capita di descrivere il legame affettivo con il proprio animale domestico paragonandolo a quello con un fratello, un amico o un figlio. Certamente l’animale è un essere vivente con le sue caratteristiche specie-specifiche, che va riconosciuto e rispettato nella sua diversità e nelle sue naturali esigenze. Ma per quanto riguarda la natura ed il valore del legame affettivo, queste similitudini non sono affatto strane o fuori luogo. Numerosi studi evidenziano che il legame che si instaura tra un animale ed il suo proprietario è del tutto simile a quello di attaccamento che si sviluppa tra il bambino ed il caregiver, sia a livello biologico che comportamentale.  

Dal punto di vista biologico, le interazioni con il proprio animale stimolano l’organismo a produrre ossitocina, l’ormone che è coinvolto proprio nella creazione dei legami di attaccamento.
Le ricerche hanno dimostrato anche che il rapporto che si stabilisce tra il cane o il gatto ed il loro proprietario mostra tutti i modelli comportamentali e relazionali tipici del legame di attaccamento. Il cane ha una forte propensione a creare legami con chi lo accudisce, ma anche il gatto sviluppa verso l’essere umano gli stessi comportamenti di ricerca di una base sicura studiati dalla teoria dell’attaccamento negli esseri umani. Il tipo di attaccamento tra un bambino e l’adulto che si prende cura di lui viene valutato utilizzando la Strange Situation, una procedura sperimentale in cui si osservano le reazioni del bambino durante una breve separazione dall'adulto e al ricongiungimento con lui, in un contesto non familiare. Alcune ricerche hanno utilizzato la stessa procedura per valutare i modelli di attaccamento di cani e gatti con il loro proprietario. I risultati di questi studi sono molto simili a quelli dei bambini con il caregiver, con le stesse percentuali di pattern sicuri e insicuri.

Questo significa che il legame con il proprio animale si fonda su bisogni primari innati dell’essere umano e ha le stesse basi emotive che ci coinvolgono dalla nascita nelle relazioni affettive con le persone per noi significative. Il rapporto che creiamo con il nostro animale domestico ha un valore profondo e ci dice cose importanti di noi, dei nostri modelli relazionali e della nostra affettività.

L’elaborazione del lutto per la perdita del proprio animale

La perdita del proprio animale domestico è un lutto a tutti gli effetti. Si tratta di un’esperienza difficile e dolorosa esattamente come nel caso della perdita di una persona cara o di un familiare. Il legame che si crea con l’animale domestico è molto forte, basato sull’accettazione incondizionata e su bisogni affettivi profondamente radicati in noi. Con lui inoltre condividiamo la quotidianità, la sua mancanza comporta quindi anche il dover affrontare cambiamenti nelle nostre abitudini giornaliere consolidate.

Attraversare un lutto significa elaborare la perdita di un riferimento affettivo per noi importante. Le dinamiche di supporto sociale e comunitario sono fondamentali durante questo processo. L’atteggiamento della società nei confronti dell’impatto emotivo della perdita di un animale domestico, tuttavia, non è a volte sufficientemente validante e supportivo. Il lutto può essere minimizzato e sottovalutato, e la persona che lo vive può trovarsi sola nella propria sofferenza o può provare imbarazzo nell’esprimerla, rischiando complicazioni psicologiche. Legittimarsi le emozioni dolorose senza vergognarsi e senza temere di essere esagerati, condividerle, prendersi il tempo di cui si ha bisogno, chiedere sostegno e ricevere conforto, sono passaggi importanti per riconoscere il valore emotivo che il legame ha avuto e per superare la perdita. 


Dott.ssa Francesca Callegher
Psicologa Psicoterapeuta a Pavia (PV)

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